Continuiamo a creare insieme il tuo progetto, attraverso la seconda delle 4 Mini Pillole settimanali del Business Plan.
Come puoi vedere dal mio reel su Instagram, abbiamo già analizzato l'argomento.
Continuiamo ancora qui, approfondiamo il tema!
Stavolta, se immagini la tua attività come un albero, la seconda sezione è come il tronco: solido e stabile, un supporto irrinunciabile.
Dopo aver chiarito l’identità della tua impresa, arriva la seconda sezione da realizzare: il mercato.
Se pensi che i tuoi clienti siano “tutti”, il tuo business plan parte già zoppo.
Nessuna banca, investitore o socio si fida di un progetto che non sa a chi parla.
Conoscere il tuo mercato è la prova che sai dove ti stai muovendo.
Un piano con target indefinito sembra improvvisato: parla a tutti, ma non parla davvero. Nessuno si sentirà colpito dal tuo messaggio.
Un mercato chiaro, invece, dà credibilità al progetto e ti mette in una posizione di forza.
In questo caso, per identificare il tuo mercato ti basterà rispondere a tre domande:
Perchè dovrebbero scegliere te e non un altro?
Prezzo, servizio, qualità, esperienza... trova il tuo tratto distintivo e difendilo.
“Il mio mercato è enorme, ci sono milioni di potenziali clienti.”
Chi legge un piano del genere chiude il file e passa oltre.
Meglio un mercato limitato ma definito che un’illusione senza confini.
Sapere quali domande porsi è semplice.
Rispondere con dati e logica è tutta un’altra storia: lì serve metodo, analisi e confronto.
È proprio su questo passaggio — dal cosa al come — che lavoriamo nei corsi e nelle consulenze.
Quando scrivi il tuo business plan, ricordati 3 punti fissi:
Non tutti sono tuoi clienti.
Un problema chiaro vale più di mille descrizioni vaghe.
La differenza tra te e gli altri va detta, non lasciata intuire.
Se vuoi approfondire questi passaggi, o parlare del tuo caso specifico, puoi scrivermi: sarà un piacere parlarne insieme.
Nella prossima Mini Pillola entreremo nel cuore dei numeri, dove un business plan inizia davvero a farsi concreto.